I social network sono piazze virtuali.
Uuuh, la scoperta dell’acqua calda. E invece sì: sono piazze, non shopping center.
Può darsi che se ti aggiri per le piazze di una città declamando i tuoi prodotti qualche cliente lo trovi, ma non è questo il punto. Persino un orologio fermo segna l’ora giusta due volte al giorno.
Per far sì che macinare chilometri sui sanpietrini sia redditizio, devi poter contare su vendite certe. Un banchetto nella hall di un centro commerciale sarebbe più efficace — e quelli sono i marketplace.
I social network, come abbiamo convenuto, sono piazze.
A meno che non sia giorno di mercato (tipo il Black Friday), in piazza non ci si va per comprare.
Può capitare, certo — l’orologio fermo, bla bla bla — ma di base in piazza ci si va per conversare, schivare i piccioni e disapprovare gli outfit dei passanti. Voglio dire: non stiamo lì col portafoglio in mano; se qualcuno prova a venderci qualcosa, ne siamo più infastiditi che invogliati.
E allora perché tratti i tuoi profili social come delle vetrine?
La gente non è lì per comprare.
Questo non significa che non possa finire per comprare lo stesso, ma per farlo dovrai prendere la strada più lunga - ecco altra acqua calda: il fatto che sia gratis non significa che sia facile.
La gente è in piazza per conversare; buttati, conversa. La gente entra sui social per distrarsi: intrattienila, incuriosiscila, raccontale qualcosa di vero. Il prodotto arriverà dopo, quasi per caso, un cenno fra tanti.
Se conversare non è il tuo forte, e di intrattenere non se ne parla, non preoccuparti: sono tre paragrafi che parlo di acqua calda e mi stai ancora leggendo — posso farlo io.
Se serve, posso anche occuparmi delle fotografie e dei video, e dove non arrivo io arrivano i miei collaboratori di fiducia: fotografi e videomaker con cui lavoro da anni.
Puoi anche testarmi: realizziamo una manciata di contenuti pilota e vediamo come vanno, senza vincoli per i mesi successivi.
Mi paghi solo il lavoro svolto, semplice.
COME FUNZIONA E QUANTO COSTA
Fissiamo un incontro conoscitivo — dal vivo o in videochiamata — così mi racconti chi sei e cosa fai.
Insieme decidiamo quali canali social usare, quanto e come usarli, e se il budget a tua disposizione è adeguato.
Se serve, ridimensioniamo complessità e frequenza dei contenuti per ottenere comunque un buon risultato.
Poiché ogni attività è diversa, lo è anche ogni preventivo.
Per pubblicare con costanza — diciamo due o tre post a settimana completi di visual e didascalia — servono in media 500-600 euro al mese.
Se hai già le foto, potresti spendere meno; se invece serve anche produzione visiva, quel range potrebbe non bastare.
Parliamone: con un preventivo personalizzato potrai decidere con serenità.
Una delle cose che sento dire più di frequente da chi ha una piccola attività e ne gestisce i canali di comunicazione è non so che cosa dire. Non che gli argomenti manchino davvero, sia chiaro; di solito chi mi contatta per la stesura dei testi, o per un aiuto con i canali social, riferisce di avere tante cose da dire, ma di non saper da dove partire, come esporre i fatti, come rendere interessante il racconto. Insomma, non è tanto il cosa dire a spaventarli, ma il come dirlo.